lunedì 11 aprile 2011

UN GIORNO PER CASO - 6


Feci quello che d’urgente c’era da fare e poi mi soffermai a guardarmi nello specchio….insomma non era molto clemente ma se me ne fossi convinta sarei stata una donna…diciamo…sì, belloccia…niente male…mi sistemai un po’ i capelli e mi detti due schiaffetti: primo,  per appurare che non stessi sognando e secondo, per darmi un po’ di colore ed aggiunsi pure qualche pizzicotto. Prima di uscire dal bagno mi concentrai un attimo e dissi a me stessa che non dovevo assolutamente far trasparire che sbavavo giorno e lo sognavo di notte…parole d’ordine: non-chalance, ce la potevo fare!
Un gran respiro e ritornai al tavolo, Robert era ancora lì…per un attimo avevo temuto che si fosse smaterializzato ed invece era seduto ad aspettare i suoi spaghetti…non mi sembrava ancora vero!
< Eccomi di nuovo!> esclamai sorridendo, lui uscì dai suoi pensieri e ricambiando il mio sorriso disse
< Allora, tutto a posto? Danny ha già portato i piatti..forza altrimenti fredda!!!>
Guardai il mio piatto: erano spaghetti al pomodoro fresco con basilico fatti veramente ad arte…con un profumino di casa che mi rasserenava tantissimo.
<Ohhhh…allora vai matto per questi spaghetti?> domandai guardandolo
< Ebbene sì, da quando sono stato in Italia a girare New Moon ed ho assaggiato la vostra cucina…insomma a questi non ho saputo proprio rinunciare ed appena sono tornato a Londra mi sono messo in cerca di un buon ristorante italiano che potesse “rifornirmi” e così ho conosciuto Danny! Dai mangiamo, ho una fame da lupi!> era molto più tranquillo e disinvolto e con il boccone in bocca continuò
< Mmm, dunque, Trilly…raccontami qualcosa di te..hai detto di essere una specie di mia fan, in che senso, cosa vuoi dire “una specie”?>.
Mi sentii gelare il sangue nelle vene: ecco, era arrivato un momento delicatissimo. Tutto dipendeva dalla mia risposta…se avessi detto la verità mi avrebbe fatto cacciare fuori da Danny in un secondo, mi dovevo inventare qualcosa di credibile e ci provai
<Ah sì sì..l’ho detto prima sì, è vero> biascicai con la forchetta piena di spaghetti davanti alla bocca per prendere tempo <come spiegarti..dunque, siamo un gruppo di amiche a cui piace molto la lettura e siamo rimaste parecchio affascinate dalla saga di Twilight e, diciamo, ci piace moooolto il tuo modo di recitare e non solo di interpretare Edward ma anche tutti gli altri personaggi a cui hai dato vita. Ci ritroviamo su Facebook e ne parliamo tranquillamente insieme..ecco tutto> come realtà alternativa poteva andare..forse l’aveva bevuta…lui rispose sorpreso
<Ah..davvero? Vi piace il mio modo di recitare? Parlate di film, libri e recitazione?!!> dondolava il bicchiere di vino che teneva in mano ed io ingoiando senza masticare tutto il boccone affermai
< Ma certo…ehm…di cos’altro altrimenti??> mi venne da tossire, pensavo di affogare
<Oh, Trilly, attenta, mangia più lentamente o ti strozzerai..tieni bevi un po’ d’acqua> me la versò nel bicchiere e me lo porse continuando il suo discorso con una domanda da un milione di dollari
< Quindi, fammi capire, non sei pericolosa come quelle indemoniate che si accalcano per saltarmi addosso e farmi a pezzi…vero?> mi guardava quasi con disperazione ed io ebbi una sola risposta da dare
< Ma che dici…no…certo che no, ahahahah  ma come ti viene in mente una cosa del genere:  puoi stare tranquillo con me!> e questa volta mi andò di traverso pure l’acqua che mia aveva dato.


< Bene, benissimo direi..voglio crederti..finiamo pure di gustarci il nostro pranzo!!> disse continuando a mangiare.
Intanto tra me borbottai in italiano a testa bassa iniziando a mangiare
< Ce l’avranno dei superalcolici qui????!!!>
< Cosa?> Robert si rivolse a me con la bocca piena
< Buon appettito, dicevo, buon appetito…mmmm…Robert!> finsi spudoratamente
< Oh grazie anche a te!> biascicò.


giovedì 7 aprile 2011

Nessuno mi può giudicare!

Ciao a tutti! Oggi non mi reggo in piedi...sotto antibiotico e cortisone..tracheite avanzata...insomma una goduria!!!
Ieri sera sono stata a vedere un filmino al cinema: NESSUNO MI PUO' GIUDICARE, con Paola Cortellesi e Raoul Bova. Devo dire che sono rimasta molto contenta e soddisfatta...mi è piaciuto tantissimo! E' una storia bella, divertente, comica ma che ha anche dei momenti di commozione. Parla di ciò che una madre è costretta a fare nell'Italia di oggi per far fronte a gravi difficoltà economiche. La Cortellesi simpaticissima nel suo ruolo e non parliamo poi di Raol Bova...bravo e bellissimo! L'ho visto un po' diverso da tutti gli altri ruoli un po' seriosi...qui è ironico, barbuto...insomma, come piace a me!!! Consiglio a tutti di vedere questo film, vi farà passare veramente due ora in serenità ed allegria!

martedì 5 aprile 2011

UN GIORNO PER CASO - 5

<Oh oh!!> vidi una mano muoversi davanti ai miei occhi ipnotizzati<che ti succede? Ad un tratto hai forse perso la lingua??!!! Non ti senti bene?> Robert mi stava osservando un po’ stranito…
< Oh mio Dio….ehm….sì…scusa…sarà la carenza di zuccheri….stavi dicendo?>
< Dicevo che mi dispiace se sono stato un po’ brusco con te…e che non ti ho neanche chiesto come ti chiami…> da quando Denny aveva chiuso il negozio e l’aveva fatto sedere ad un tavolo rigorosamente lontano dalla vetrata che dava sulla strada Robert sembrava molto più rilassato
< Non importa, non serve che ti scusi…lascia perdere..mi chiamo Eva, ma gli amici più cari mi hanno soprannominata Trilly quindi…dato che ti ho appena salvato…insomma puoi chiamarmi Trilly…se ti va…insomma, ecco…fai come vuoi> ero imbarazzatissima e di sicuro ero rossa come un peperone anche perché Trilly era il mio nome da combattimento su Facebook…il mio account dedicato proprio a lui…avrei voluto dirgli: “il mio nome è Eva, nome di battaglia Trilly Cullen, è un piacere ed un onore conoscerla comandante!”.
<Trilly…Trilly come la fatina rompiscatole di Peter Pan???!!! Oh bhé devo dire che ti si addice proprio questo nomignolo….vada per Trilly..lo pronuncio pure meglio!> affermò soddisfatto.
Danny venne da noi a prendere l’ordinazione:< Allora Robbèrt, tu ormai lo so cosa prendi…e tu invece?? Hai qualche preferenza in particolare???> mi domandò alzando le sopracciglia nere
< Mah…va bene quello che prende lui…sono curiosa di vedere cosa gli piace così tanto della cucina del mio paese..> sorrisi a Denny strizzandogli un occhio e gli feci cenno con il dito indice di avvicinarsi al mio viso ed a voce bassissima in italiano gli domandai
<Senti Danny, potresti dirmi dov’è la toilette??? Ho urgente bisogno di andare in bagno…>
<Eh come no, è la porta là in fondo…>
<Oh mille grazie Danny> esultai e feci per alzarmi in piedi ma Robert intervenne agitato
<Che state confabulando voi due compari???!!!....ehy, ma…dove vai???> mi rimisi seduta e mi sporsi un po’ verso di lui sussurrando
< Anche le fatine rompipalle di Peter Pan ogni tanto devono fare….>
< Devono fare che??!!!> mi guardava con fare interrogativo
< Devono andare in bagno!!! Se non vado subito a fare pipì rischio di farla qui davanti a te se mi viene uno starnuto!!!! Santo Iddio…..torno subito, non me ne vado mica! Guarda, lascio pure qui il cellulare così non ti verrà da pensare che sono a telefonare di nascosto ai giornalisti, va bene così??!!> mi affrettai ad alzarmi ed a correre alla toilette o sarebbero stati guai seri!!! Mentre mi alzavo sentivo Robert balbettare
< Oh sì certo, certissimo..il bagno…che stupido…certo, scusa….ehm…il bagno..>
Mi diressi in bagno ed una volta chiusa a chiave la porta dall’agitazione e felicità insieme iniziai a ballare la Tarantella per scaricare la tensione..


venerdì 1 aprile 2011

UN GIORNO PER CASO - 4

<Robbbbèrtoooo!!!> tuonò una voce allegra e dall’accento molto familiare <ma che ci fai da queste parti? Che bella sorpresa, come stai???> quello che sembrava il gestore del locale andò incontro a Robert con molto entusiasmo abbracciandolo e dandogli una bella pacca su una spalla.
<Ciao Danny, va abbastanza bene, grazie, sono appena uscito indenne da un assalto inaspettato di ragazzine e paparazzi..non ne posso più lo sai…ma che ci devo fare…parliamo d’altro è meglio..>
Il ragazzone che era venuto ad accogliere Robert con molto calore spostò lo sguardo su di me: mi guardò incuriosito, era di carnagione scura ed anche gli occhi erano di un bellissimo nocciola caldo...mi sorrise e domandò a Robert in modo sarcastico
< E la signorina?E’ una fan che ti si è attaccata ad una coscia tipo zecca o è una tua amica???> era decisamente un simpaticone italiano.
< Oh no Danny, ti prego, niente battutacce…mi ha aiutato a seminarle  invece, anzi è pure italiana come te> rispose Robert con fare impacciato.
Danny mi rivolse un sorriso felice e cambiò subito atteggiamento…soprattutto mi parlò in italiano
< Davvero sei italiana? Anch’io sai, sono di Napoli…sono venuto qua a fare il cuoco..Robert ed io siamo amici da un paio d’anni, va matto per i miei spaghetti!! E tu da dove vieni, dimmi!>;
Robert ci guardava perplesso e quasi infastidito ed io risposi a Danny molto cortesemente
< Piacere di conoscerti Danny, bhè, io arrivo da Firenze e sono qui in vacanza, non sai che gioia potermi esprimere nella mia lingua!!! E soprattutto sentire questo profumino…mi fa sentire come a casa, mi hai fatto venire più fame che mai…>
<Basta, vi prego, potrei partecipare anch’io alla conversazione grazie?! Ma voi italiani siete tutti uguali, vi fate prendere dall’euforia..> intervenne Robert innervosito.
<Scusaci Robbèrto, ma non è il caso che tu te la prenda così, rilassati adesso> lo rassicurò Danny< So cosa mi vuoi chiedere, non è un problema per me: chiudo il locale per il tempo necessario che ti serve per mangiare in pace…ehhhhhh lo sai che lo faccio con gioia, no? Scegliti un tavolo e mettiti seduto che al resto ci penso io jà!!> Danny lo spinse verso un tavolo lì vicino e Robert si fece guidare senza protestare.
Io ero rimasta impalata come un pesce lesso, non credevo che Robert fosse così nervoso…Danny mi passò accanto e cercando di non farsi vedere dal suo ospite mi sussurrò all’orecchio < E’ stressato da morire, ma è 'nu bravo guaglione..!!> e si allontanò in cucina.
<Dai vieni a sederti, non vorrai rimanere lì tutto il giorno??> mi chiamò Robert.
Mentre mi avvicinavo al tavolo vidi Danny mettere il cartello CLOSE fuori e chiudere la porta a chiave.
Posai la mia borsa e tolsi cappotto e berretto: mi sedetti di fronte a lui con lo stomaco affamato e chiuso allo stesso tempo, anche lui si era tolto gli occhiali scuri finalmente ed anche il cappello di lana nero.
Rimasi come abbagliata vedendo il suo volto “nudo” di fronte a me, sembrava di avere davanti il più bel tramonto sul mare che potesse esistere…i colori erano gli stessi; i suoi capelli biondi avevano meravigliosi riflessi rossi ed erano perfettamente spettinati con diversi ciuffi che piombavano sulla fronte. Sembravano proprio il sole che alla fine della lunga giornata si tuffa nell’azzurro del mare, l’azzurro infinito dei suoi occhi…occhi magnetici, occhi malinconici. Infine, la sua barbetta incolta da togliere il respiro pareva il riverbero che il sole disegna sull’acqua del mare proprio quando tramonta…
Ero talmente presa dalla sua radiosità che non avevo sentito le sue parole
< Allora, come dire, scusami per essere stato così maleducato…non ti ho nemmeno chiesto come ti chiami…qual è il tuo nome?>