Solo con il calore dell’acqua sulla mia pelle riuscii a distendere i muscoli tesi ed a riflettere sull’accaduto: mi sembrava di vivere una vita surreale, ma mi convinsi che l’avevo incontrato davvero…che il destino mi aveva fatto un regalo e non potevo rovinarlo! Robert era reale, ci eravamo parlati, toccati…tutto era vero. Mi resi presentabile per la cena imponendomi di fare del mio meglio per farmi vedere tranquilla e disinvolta, mi sentivo responsabile per lui.
Ci incontrammo tutti nella hall dell’albergo e, come ai vecchi tempi, ci incamminammo verso la metropolitana per raggiungere Piccadilly Circus. I miei compagni di viaggio c’erano tutti: Bètta, Giovanni e poi c’erano anche Filippo, Francesco e la mitica Agnese.
Filippo era il miglior amico Giovanni, Francesco lo avevamo conosciuto in college, un ragazzo meraviglioso,di bell’aspetto, gentile. A suo tempo eravamo diventati come fratello e sorella , ci confidavamo tutti i nostri problemi e le nostre gioie: era stato molto bello poter condividere tante esperienze insieme. Per lungo tempo avevamo continuato a scriverci lettere prima dell’avvento di Internet…poi, come tutte le cose, ci eravamo persi. Ed infine la Agnese, il personaggio del gruppo. Figlia di due insegnanti Agnese era un teatrino vivente anche ora che era diventata una bravissima guida turistica: aveva vissuto per molti anni a Lisbona e quasi sempre in Portogallo esercitava il suo lavoro. Aveva dei modi di fare e di dire unici, qualsiasi cosa si mettesse a fare, succedeva sempre qualcosa per cui quella esperienza veniva ricordata scompisciandosi dalle risate.
La cena fu molto piacevole, con toni molto sereni ed allegri: raccontammo vecchie storie e ci aggiornammo sulle nostre vite attuali. Ad un certo punto Agnese mi chiese cosa avessi fatto tutto il pomeriggio da sola e che ero mancata loro molto. Sapevano tutti della mia ossessione per il bell’attore inglese e quindi risposi candidamente:< Ma niente di speciale, ho incontrato per caso Robert Pattinson, abbiamo pranzato insieme, fatto due passi, mi ha dato un appuntamento e domani ci rivediamo…>
Scoppiò l’ilarità generale, chi diceva:< Ti piacerebbe!> chi <Ti sei fusa il cervello con quello lì!> altri <Facci vedere il morsooooo!>,
<Ok ok scherzavo….> cercai di catturare la loro attenzione con il cuore che mi batteva a mille per l’emozione di aver detto a voce alta l’incredibile verità. Raccontai la stessa storia che avevo sparato a Bètta con la variante che il fantomatico Bobby avrebbe avuto piacere che io l’aiutassi a scegliere l’arredamento per il locale che voleva aprire…Bètta mi guardò allibita, le detti una gomitata e la guardai facendole l’occhiolino come per dirle di tacere sulla storia del nightclub…accipicchia quante bugie avevo messo in campo…mi augurai di poterle reggere tutte.
Facemmo una passeggiata per il bellissimo Piccadilly Circus, era incredibile come ci comportavamo nello stesso modo di tanto tempo fa..Gianni si avvicinò subito a me <Ti ho portato una sorpresa> mi disse.
<Ah sì? Che cosa?> chiesi curiosa e distratta. Tirò fuori dalla tasca un oggetto che quando riconobbi ebbi un tuffo al cuore: quelle cose che quando rivedi, tocchi o annusi ti sembra che si apra un portale del tempo e che tutto scorra velocemente all’indietro ed una sensazione di confusione ti pervade perché non ti rendi più conto in che spazio temporale di trovi. Fissai per un lungo momento la vecchia e consumata collanina che Gianni aveva in mano. Il penultimo giorno della nostra vacanza eravamo andati in un centro commerciale;
andavano di moda queste collanine corte al collo con vari pendagli. Avevamo deciso di comprarcele due uguali in modo che non ci saremmo mai dimenticati l’uno dell’altra ed avevamo passato tutto il nostro tempo a disposizione per scegliere, a nostro avviso, la più carina; il ciondolo era un Tao di colori cangianti verdi e azzurri. Per anni avevo indossato quel piccolo vezzo chiedendomi se anche lui facesse lo stesso ed ora eccotelo con questa collana in mano…volevo urlare…
<Sapevo che saresti rimasta di stucco> sorrise lui< sono convinto che credevi l’avessi persa o buttata con il tempo..>
<In effetti…> sussurrai imbarazzata,
<Tu hai ancora la tua vero? L’hai con te?>
Scoppiai a piangere, il mio corpo non era più in grado di reggere emozioni per quella giornata e quella fu la goccia che fece traboccare il vaso. E poi non mi ci voleva proprio una cosa del genere, dovevo concentrarmi sull’appuntamento del giorno dopo.
<Ho fatto qualcosa di sbagliato Eva?> mi domandò Gianni preoccupato
<No..sì…insomma non so dirlo adesso..sono stanca voglio tornare in hotel, voi continuate pure, torno da sola..> cercai di parlare tra le lacrime
<No, è tardi, torniamo tutti..mi dispiace, possiamo riparlarne domani o..quando torni da quel tuo amico…se ti va, pensavo di farti piacere, scusa…> Giovanni era mortificato e deluso dalla mia reazione, ma non poteva sapere tutto.
<Non preoccuparti, devo solo riposarmi un po’…sì, certo che riparliamo..> mi asciugai in fretta le lacrime vedendo avvicinarsi gli altri.
Francesco si accorse del mio disagio e sentii arrivare un messaggio sul telefono: lo lessi “ Quando te la senti non vedo l’ora di sapere cosa stai intrallazzando…stai tranquilla, puoi sempre contare su di me”
Mi voltai e gli rivolsi uno sguardo carico di gratitudine.
Arrivammo in albergo, loro si trattennero a bere un drink, io salii in camera, mi misi in pigiama ed andai a letto: ero in preda al panico, nel giro di ventiquattro ore erano successe le cose più incredibili e belle che mai mi fossero accadute nella vita; l’uomo dei miei sogni aveva incrociato la mia esistenza ed il ragazzo tanto amato e mai dimenticato sembrava essersi svegliato da un sonno profondo…ma che stava succedendo?!
Cercai di addormentarmi stringendo a me il mio cappello indossato da Robert…mi sembrava di sentire l’odore dei suoi capelli e mi dava conforto. Ordinai a me stessa di dormire e riposare altrimenti la mattina dopo avrei avuto un aspetto orribile.
eccomi qui.... ho letto tutto come promesso.... ora però sono troppo curiosa di sapere come continua!!!!
RispondiEliminaChe sogno stupendo :-)
tu mi stuzzichi e mi solletichi con fantasia, curiosità e quest'uomo che ci ha tutte dilaniate per quanto bello e favoloso... vivi il tuo racconto in modo speciale e trasmetti a noi la tua "passione" per lui... e il che non è roba da tutti i giorni... continua, morirò sapendolo tra le tue braccia... ma va bene così!!!!
RispondiEliminaChe spasso ogni volta leggere il tuo sogno... Bello, intrigante e soprattutto mai banale. Non vedo l'ora di leggere il seguito..
RispondiEliminaAhhhh Trilly is back!!!! Ma ..ma..ma ci lasci così???? Ho voglia di leggere del loro incontro....ti preeeego fai presto!!!! <3<3<3Emma
RispondiEliminaTrilly.il tuo sogno è fresco come l'acqua di un ruscello, limpido e semplice....brava mi trasmetti tanto...aspetto il seguito!!! <3 <3
RispondiEliminafinalmente trilly è tornata a postarci la sua ventata di allegria, sei unica, riesci a farmi ridere sempre, sei troppo forte!... non vedo l'ora di leggere l'incontro con Bobby
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