giovedì 7 luglio 2011

UN GIORNO PER CASO - 10

<Mamma mia, che ti è successo?! Hai il viso sconvolto! Tutto bene?> Bètta si sedette accanto a me sul letto mentre si spazzolava i capelli: neri, folti, li aveva maledettamente sempre in ordine.
<Che belli che sono…> le ripetei per l’ennesima volta <me li presteresti per domani?> le mormorai mentre appendevo il cappotto, <non ho il coraggio di togliermi il cappello, i miei saranno spiaccinati come se qualcuno ci avesse spaccato due uova sopra…> borbottai sconsolata.
I miei capelli, fini ed anarchici, erano sempre stati il mio peggior cruccio.
<Ma dai! Perché, che succede domani? Ha a che fare forse con la tua faccia sconvolta? Per caso devi incontrare il principe William a Buckingam Palace?!> mi guardò facendomi una linguaccia.
<Peggio! O meglio…non lo so, dipende dai punti di vista..> risposi in un sospiro alzandomi ed iniziando a spogliarmi: tolsi il cappello, detti un’arruffata ai capelli prima che mi prendesse un colpo guardandomi allo specchio e mi soffermai a fissare il mio copricapo di lana color ciclamino. Il mio sguardo si perse nel vuoto e volai via con la mente ritornando indietro di qualche ora…e rividi Robert metterselo sù controvoglia.
<Ma che hai da ridere da sola? A che pensi?> Bètta interruppe il mio “rewind”.
Esitai.
 <Pensavo a quel mio amico di oggi, se l’è provato e… era molto buffo!> conclusi sorridendo di nuovo.
<Ah ecco, giusto!> esclamò come risvegliata la mia amica<non hai niente da raccontarmi? Sei stata mezza giornata da sola con questo ragazzo…dimmi qualcosa! Quando l’hai conosciuto? >
Durante il ritorno all’hotel avevo pensato a cosa avrei dovuto raccontare per dare una spiegazione ai miei amici che non sembrasse ridicola ed inverosimile. Avevo cambiato qualcosa, giocando sul fatto che con Bètta ci eravamo scambiate solo poche chiacchere in fretta al telefono quella mattina: la conoscenza di Danny mi aveva dato l’ispirazione giusta. Avevo deciso di tenermi per me ancora un altro po’ di tempo quello che era successo, come un tesoro da custodire, come una stanza dorata e magica di cui solo io possedevo la chiave.
<E’ il figlio di vecchi amici della mia famiglia…andavamo in vacanza insieme da bambini in montagna> raccontai <Mi avevano detto che aveva aperto un’attività qui a Londra da un paio d’anni e così sono andata a vedere di cosa trattava e ci ho trovato proprio lui…mi ha fatto una gran festa, mi ha invitata a restare per pranzo e..il tempo è volato poi…>
< Wow! Mi sembrava di aver capito che l’avevi incontrato per caso in libreria..o sbaglio?>
< Nooo…forse mi sono spiegata male io Bètta> cercai di riparare la storia con qualche cerotto < intendevo dire che proprio di fronte alla libreria dove ero entrata c’era il locale di questo amico>. Rimettevo in ordine le mie cose,  mentre parlavo,  tentando di non guardare la mia amica in volto, non ero sicura di riuscire a non far trasparire nulla dalla mia espressione: ero troppo emozionata.
<Un locale? Che tipo di locale? Possiamo andarci una sera allora tutti insieme!> la domanda di Bètta mi arrivò come uno spintone e barcollai quasi
<No> dissi secca <non ci pensare nemmeno, è escluso.> mi sforzai di dirlo in modo che non ci fossero probalità di contrattazione.
<E perché mai, scusa? Sono curiosa, è un bel ristorantino od un pub?> mi chiesa Bètta un po’ delusa
< Niente del genere, è un night. Pieno di spogliarelliste, non ci possiamo assolutamente mettere piede!> mi facevo quasi ridere da sola,
< Coooosa??? E tu oggi sei stata in un night con un uomo e le spogliarelliste????? Oh Cristo Eva son passati diversi anni da quando ci siamo viste l’ultima volta ma non credevo che tu fossi così cambiata….> Bètta mi fissava con la bocca aperta e gli occhi sgranati.
< Ma che hai capito, noooo….era chiuso, mi ha fatto vedere il posto, abbiamo mangiato e basta…Dio mio come salti subito alle conclusioni tu!> ero divertita ormai.
< Ahhhhhh e che ne so io…qui a Londra tutto è possibile…>
< Dottoressa ma che idee hai nella tua testolina..mah..> risi battendogli il dito sopra i capelli.
< Allora peccato, niente locale del tuo amico..dimmi almeno com’è lui, se è un bel ragazzo oppure no..> Bètta aveva voglia di confidenze, la capivo, anch’io mi sarei comportata allo stesso modo.
A quella domanda, però, non sapevo rispondere: mi venne il mal di pancia al solo pensare alla bellezza di Robert, se avessi dovuto dire la verità, non avrei saputo rispondere.
< E…..com’è…..come vuoi che sia…..> restai sul vago ripensando al suo viso radioso.


<E’….carino,alto, carino..sì, direi decisamente carino…> continuai cercando di non dare troppa importanza alla cosa.
< Decisamente carino…mmm…dicevi la stessa cosa di Giovanni anni fa ed avevi completamente perso la testa per lui, ricordi cara?? Si comincia bene…> sospirò Bètta.
< Ricordo, ricordo…eccome se ricordo…>
< Provi ancora qualcosa per lui?> si girò curiosa mentre si vestiva per la sera
< Uffa Bètta ma che hai stasera, santo Dio, mi stai facendo il terzo grado? Dimmelo altrimenti mi avvalgo della facoltà di non rispondere!> sbottai spazientita, maleducata senza motivo.
< Oh, scusami se sono stata troppo invadente, pensavo che…c’è qualcosa che non va Eva? Ti senti bene?> mi chiese con gentilezza
< Scusami tu, Bètta, sono solo un po’ stanca e poi..> lei si avvicinò
<Che c’è poi?>
< Quel mio amico, Bobby, mi ha dato appuntamento per domani….ed io….io….> mi buttai di botto seduta sul letto < io non so come cacchio devo comportarmi!>
< Mmmmmm…ecco che c’è domani….mi sa che questo Bobby per te sia più che normalmente carino….eh?>  mi venne accanto, senza essersela presa per come avevo risposto, come solo un’amica può fare.
< Diciamo, sì, parecchio carino…>
< Bhè, sarà un uomo come tutti gli altri, mi stupisce che tu non sappia come fare alla tua età, sii te stessa…la ragazza simpatica ed esuberante che ho sempre conosciuto e vedrai che tutto andrà bene…altrimenti chiama la tua amica Trilly e fatti dare un po’ di polvere magica!!!> Bètta iniziò ad andare a gattoni sul letto consapevole di aver fatto una battuta che mi contrariava molto, sapeva che su Facebook mi facevo chiamare così e non è che approvasse molto la cosa e quindi ogni volta era motivo di frecciatine e battutacce. Anche se con poco, era riuscita a farmi un’iniezione di autostima e le rivolsi uno sguardo pieno di gratitudine e le dissi
<Grazie ma…..questo è da parte di Trilly!!!!!!!> saltai sul letto con il guanciale pronta ad una lotta di cuscini, ma riuscii a colpirla una volta sola: mi supplicò, ridendo, di smetterla dato che si era appena asciugata i capelli.
< Solo perché adoro la tua magnifica capigliatura!> conclusi.
< Senti Eva> Bètta si fece di nuovo seria < a me dispiace molto che tu domani, ed a questo punto penso anche altre volte, non ci sia in giro per Londra con noi, ma sono una donna ed anche tua amica e quindi lo comprendo, ma…>
<Ma cosa?> intervenni incerta
< A Giovanni ed agli altri glielo spieghi tu..inventati quello che ti pare, ma lo fai tu, non mi lasciare questa incombenza ti prego…Gianni non la prenderà bene>
< Non la prenderà bene, uffa, aveva a pensarci prima…sì, comunque hai ragione, stasera darò qualche spiegazione, vaga, ma cercherò di darla; adesso finiamo di farci belle per il Pizza Hot>.
Entrai in bagno e mi fiondai sotto la tanto desiderata doccia.

6 commenti:

  1. Un night pieno di spogliarelliste... mi hai fatto morire dal ridere!! e poi com'è questo Bobby? si, carino, abbastanza carino.... Spettacolare come ogni volta Trilly...

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  2. ahahhaha Trilly... a me non l'avresti fatta... troppe contraddizioni... ma solo spogliarelliste??? qualche ometto no?? ahahaha ogni volta mi tiri su il morale... ora voglio vedere che combini con Bobby!!!

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  3. Scivoloa meravigliosamente e non ne toccherei una virgola....sei tu....e mi piace da morire...

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  4. ok ci sono trilly,mi piace e leggibile, fresca, una storia giovane insomma...voglio vedere ''BOBBY'' come si comporterà qnd la vedrà, molto curiosa sono....aspetto con ansia il povero BOBBY nelle mani di''trilly''

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  5. ahhahahahah un night con le spogliarelliste!! ahahah è il tuo sogno: andarci con rob! Però invece delle spogliarelliste sul palco ci metti lui XD XD XD io all'amica lo avrei detto che era rob...almeno ti manteneva meglio il palo!

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  6. Ahahahah Giada, certo che ci andrei subito con Rob...ma lui ed io soli, senza spogliarelliste...non mi piace l'idea di dividerlo con qualcuno...!!! ;-))

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